Biografia

Stefano Taglietti ( Roma, 1965 )
allievo, fra gli altri, di Sylvano Bussotti e successivamente ha avuto per lui grande importanza l’incontro con Hans Werner Henze.

Ha ricevuto commissioni da Hans Werner Henze, Bicinum per 2 pf ; La Biennale di Venezia 2007 ( Hanimat, per Ensemble – Made in Italy)- Biennale di Venezia 2012; Biennale di Venezia sez.Architettura ( Presenza Paesaggio, Essere- tre quadri per ensemble dir. l’autore) Biennale di Venezia 2019 “Moving Point” per orchestra d’archi (Solisti Aquilani); Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ( Living Fades, per cl. pf. E Archi dir. F.E.Scogna, A. Carbonare cl-F.Buccarella pf, ens. Acc. Naz S.Cecilia); Accademia di Francia- Villa medici, ( Amor se Giusto sei per 7 voci-Daedalus Ensemble ; Rai Nuova Musica Orchestra Nazionale della RAI, ( Slashing, per archi); Gerd Albrecht per il Deutsche Pavillon expò Hanover 2000, ( Opus Neuma per ensemble), Orch. Reg. di Roma e del Lazio, ( Mimesis per orc.); ContempoartEnsemble diretto da Vittorio Ceccanti ( Concerto per Ensemble)- New Made Ensemble diretto da A.Calcagnile, Fluido Fiume; Icarus Ensemble, Madregal, diretto da Franco Fusi; Orchestra Sinfonica di Sanremo Exultet Sinfonia, diretta da Marco Moresco. E’stato presente 6 volte al Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano con commissioni di lavori cameristici e 2 opere in prima assoluta.
I Solisti Aquilani per i 50 anni dalla fondazione hanno commissionato il Concerto Triplo per chitarra elettrica, pianoforte, percussioni, violino concertante e orchestra d’archi, diretto da Marco Angius 2017.

Da circa vent’anni si interessa al teatro musicale producendo i seguenti lavori su commissione:

Sentieri Selvaggi, “ Insonnia” azione scenica per attrice e strumentisti su testi di Tiziana Regine e immagini di Roberto Masotti; Musica e Realtà;

“Ipatzia e Emmy Noether” su testo di Fabio Ciolli Con Laura Ferrari e Icarus Ensemble dir. Marco Pedrazzini;

“Viaggio in Paradiso” di Mark Twain con David Riondino per il festival delle Nazioni di Città di Castello;

“Il Vecchio è scappato” e “Libera Vox” con Arnoldo Foà, su testi di Luis Gabriel Santiago;

“Il Marinaio” su testo di Fernando Pessoa (Premio Cemat 1998).

Nel 2007 compone la sua prima opera su libretto in inglese:
“Memoirs of Elagabalus” su libretto di Fabio Ciolli,
( El Cimarron Ensemble commissione Audi Summer festival – Ingolstatd, Regia di Michael Kerstan);

“Dialogo sopra l’Ultimo Uomo” opera in un atto e quattro scene su libretto di Fabio Ciolli Ministero degli Affari Esteri ITA (Monaco-Gasteig, Black Box 2009); Opera Apophis scritta con Gian Luca Podio;

“In Ascolto di un RE” diretta da Mauro Marchetti per il Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano regia di R. Nemack libretto di R. Giannetti;

“Il Fuoco” opera in due atti per tenore, due soprani e ensemble su adattamento a cura di S.T. dal romanzo omonimo di Gabriele D’Annunzio per il Festival Dannunziano diretta da Pasquale Veleno;

“Sartina” opera da camera (2012)
Omaggio alla Serva Padrona nel tricentenario dalla nascita di Jean-Jacques Rousseau – commissione a cura di Ivan Fedele per l’Accademia Musicale Pescarese
Stefano Taglietti – Musica
Chiara Coppa Zuccari – libretto

“Idroscalo Pasolini” opera in un atto e sette quadri su libretto e regia di Carlo Pasquini per il doppio quarantennale del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano e dell’assassinio di Pier Paolo Pasolini, eseguita dall’ensemble del Royal Northern College of Music Manchester con Marco Angius direttore ripreso in diretta radiofonica da Rai Radio Tre.

La sua Musica è stata inoltre eseguita presso: Berlin Philharmonie; Opera di Norimberga; Festival dei Due Mondi di Spoleto; Podewil- Berlin, Città Universitaria di Parigi, Salle Vitali, Teatro La MaMa di New York, Freshno Opera Festival California-U.S.A., Cincinnati University, Festival Strawinky Festival dei Due Mondi di Spoleto, Ravenna Festival, Società dei Concerti B. Barattelli, Solisti Aquilani, Università del Nevada – Las Vegas, accademia di Brera e in altri importanti festival internazionali di Musica Contemporanea a Praga, Kiev, Lviv, e stagioni teatrali presso il Teatro Comunale di Bologna, Ravello Festival, Angelica – Bologna e presso numerose altre istituzioni in Europa, Medio Oriente e U.S.A e sud America.
Rai Radio Tre,Exta, per clav.e quar.The Athenaeum Quartet ( prime parti dei Berliner Philharmoniker e Gian Maria Bonino.

Lavora dal 1994 con l’artista visivo Bizhan Bassiri con cui scrive e realizza numerosi lavori, fra questi, quattro concerti scenici:
La Divina Devastazione per soli, coro femminile e ensemble- Teatro Michetti Pescara, Officina Musicale Italiana dir. Orazio Tuccella;
“Palingenesi” (Spoleto Teatro Lirico sperimentale A. Belli -Rocca Albornoziana, dir. C. Segoloni voce solista M. Verde. E’ da segnalare l’esecuzione all’Aquila, fortezza spagnola con la direzione di Mauro Ceccanti con la Cappella Musicale Fiorentina e con la voce solista di Giacomo Bonifacio Baroffio;

“Il Pensiero Magmatico” scritto con A. Cipriani, concerto scenico per nastro magnetico, coro misto, pianoforte e percussioni-CD Edipan-Creux de l’Enfer Thiers-France;

“La Battaglia dei Centauri” , (Sinfonia Scenica per coro e orchestra).

Gran parte delle sue partiture sono edite da RAI COM Musica Contemporanea, ma anche da Chester Music London e altri.

E’ attivo anche come pianista, interprete della propria musica e in progetti di improvvisazione in solo e in gruppo.
Ha collaborato e suonato con Evan Parker, Dom Um Romao, Karl Potter, Geoff Warren, Giancarlo Schiaffini, Walter Prati, Gianni Trovalusci, Diego Conti ( CD Wordless Dialogs vl e rf).
Ha fondato insieme ad altri la Baobab International Orchestra.

Dal 2017 su RadiostArt ( web radio di cui è cofondatore) conduce e anima, attraverso ascolti, interviste e discussioni in diretta, la trasmissione Clocks and Clouds, spazio radiofonico dedicato interamente alla musica e alla cultura contemporanea.

Docente di Elementi di Composizione per la Didattica della Musica e di Composizione. Incluso nella Graduatoria Nazionale per le supplenze nel 1996 ha insegnato presso i Conservatori C. Pollini di Padova e L. Canepa di Sassari, Umberto Giordano di Rodi G.co e di Foggia. A seguito di Concorso è in ruolo dal 2002. Attualmente è docente titolare presso il Conservatorio G. B. Pergolesi di Fermo.

Hanno detto di lui:

” Mi piace la musica di Stefano Taglietti ”
[da un’intervista a Hans Werner Henze di V. Cappelli in “Amadeus”, a. XIII ( 2001), n.7 ]

La musica di Stefano Taglietti […] è l’espressione spontanea di un’anima tenera e pura, e di un grande talento […] Personalmente gli auguro molto successo nel suo lavoro tanto creativo e originale.”
[Hans Werner Henze, lettera autografa del 28 marzo 2002];

«Confermo la soddisfazione nell’avergli commissionato il brano di apertura della sezione Made in Italy. Taglietti è uno degli autori italiani ancora in evoluzione che è bene seguire. Il suo brano “Hanimat” è un pezzo generoso, che ricerca una sua liricità»
Hanimat per ensemble strumentale Biennale di Venezia Musica – Giorgio Battistelli – Biennale di Venezia 2007 da il Centro — 11 ottobre 2007

«Taglietti affronta il presente in modo diretto e senza filtri ideologici o manieristi. Un vero compositore di sicuro spessore artistico».
Marco Angius RMN Classical Concerto Triplo 2022

“Hai scritto veramente una bellissima pagina! […]
Ci sono anche dei veri miracoli musicali e delle punte di scrittura di cui ti faccio i complimenti.”
Marco Momi compositore Dicembre 2022 anteprima del concerto per pianoforte ed elettronica di prossima pubblicazione.

«Un album di innegabile ricchezza e profondità che siamo sicuri creerà grande seguito nella scena contemporanea»
Rick Romano, direttore dell’etichetta Rmn Classical – Concerto Triplo. 2022

“Tecnicamente, Taglietti dimostra un’abilità notevole nel rendere in suoni la visionarietà del linguaggio. Intrecci e accavallamenti, linee che si rincorrono e incalzano, che ambiscono a librarsi.”
Renzo Cresti, 2022 site Blog

“Qui assistiamo ad una scrittura piena, composita, rigorosissima, quella di Stefano Taglietti […] che da anni propone una sua personale sintesi fra musica contemporanea, jazz, punk, improvvisazione radicale, il tutto con una grande pertinenza e con una grandissima capacità di scrittura.”
Pino Saulo Rai Radio Tre Battiti 31/01/2023 su CD Concerto Triplo RMN Classical

“Stefano Taglietti,.. un compositore che non smette mai di sorprendermi.”
Riccardo Panfili compositore- Post pubblico, 22 Gennaio 2023

“ Fra i più riconosciuti e affermati, anche a livello internazionale, compositori della generazione di mezzo, eseguito nelle principali istituzioni, è compositore nella cui musica il particolare muoversi dei materiali sonori, anche gestuale ma nel senso del gesto musicale che ha ragione e significato, coniuga la costruzione del pezzo con la puntuale comunicazione dell’idea musicale che va oltre la musica, che riguarda i rapporti culturali, civili, umani di cui è e siamo parte. Una musica sempre fuori dall’adagiamento nell’abituale.[…]”
Luigi Pestalozza – Musica Realtà, Milano Giugno 2008.

“Hai colorato il lato scuro della luna.”
“Questo giudizio, che mi è sorto spontaneo dopo un primo crudo ascolto, e che ho inviato a Stefano via whatsapp, ha trovato conferme e motivazioni più profonde dopo che ho letto la scheda di presentazione del cd e scambiato qualche parola con Stefano stesso.  Fra le tante cose, mi preme dire che il rapporto con la conceptual music in generale ed i Pink Floyd in particolare, confermato oltre la semplice intuizione, non è puramente formale e cioè esteriore. L’aspetto emozionale, in quanto opposto a quello razionale, non è solo un lato buio dell’animo umano, non implica necessariamente conflitto, alienazione, morte. Ridare spazio al sogno di una umanità finalmente ritrovata è un ideale etico ed estetico alto, da condividere assolutamente. Ritrovare l’umanità significa ricercarla, riaprirsi alla possibilità che l’uomo ha di costruire e ricostruire se stesso (e non perdersi) nel e col mondo. Grazie, Stefano, per questo tuo raccontare con la musica, che ci dice che tutti noi possiamo ridare colore al buio che a volte, più o meno spesso, ci assale. Ecco cosa significa per me dirti che “hai colorato il lato scuro della luna.”
Paolo Rosato Compositore, didatta delle discipline compositive e analitiche (su Sacred Psychedelic Theory) 2022

“Ho ascoltato il tuo ultimo lavoro e mi sono immerso nei tuoi suoni elettronici. Molto bello!”
Vittorio Montalti Compositore e didatta (su Sacred Psychedelic Theory. 2022

“Ascoltare Sacred Psychedelic Theory di Stefano Taglietti significa intraprendere un meraviglioso viaggio sensoriale capace di condurci in mondi paralleli sempre diversi. La bellezza delle creazioni di Taglietti risiede in particolare nella capacità rara del compositore di rendere tangibile e materiale il suo personale e visionario universo sonoro. Sembra quasi di poter toccare con mano i suoni cangianti di ogni composizione. Da Horizon a Der Erde II Atem (Respiro), da Song (Simple Music) a Fly è musica totale e senza confini, che rapisce ad ogni ascolto (possibilmente in cuffia), futuristica ma che affonda le radici nei capolavori della musica del Novecento. E’ musica autentica. E’ semplicemente grande musica del XXI secolo.”
Sergio Sorrentino, chitarrista e compositore 2022

“Il tragico del timbro” – Il Pensiero Magmatico testi e Quadro scenico Bizhan Bassiri – musica di Alessandro Cipriani e Stefano Taglietti – CD Edipan “..Ascoltando Il Pensiero Magmatico mi viene in mente quell’esigenza, oggi riscoperta dai giovani compositori, che consiste nell’entrare e nel farci entrare in un mondo che non possiamo nominare e che tuttavia ci rimanda alle profondità del nostro vissuto, prescindendo dai percorsi astratti scelti per arrivarci”.
Danielle Cohen Levinas (IRCAM- PARIGI) Parigi 7 Luglio 1996.

“ Stefano Taglietti ha costruito sul testo poetico una cantata di variegata e di inusuale efficacia semantica. La Macrostruttura sembra concepita con sicurezza. L’evoluzione dei singoli movimenti appare più problematica per la presenza di gerghi musicali disparati che nell’insieme sono trattati con grande abilità e persuasione”.
La Divina Devastazione concerto scenico per soli coro femminile e ensemble. Testo e quadro scenico di Bizhan Bassiri-Tra Arte e Materia emerge la Musica di Walter Tortoreto – Il Centro 21 Gennaio 1995

Alcune recensioni

“…sembra che Taglietti sia alla ricerca di uno stile ed un genere non ben definito né definibile”
Roberto del Nista su Idroscalo Pasolini
( L’Opera – settembre 2015)

“Molto ritmica la visione di [Stefano Taglietti] ..che in Moving Point sfrutta l’abitudine a cercare il frammento classicheggiante per togliere costantemente la sensazione di sicurezza una volta raggiunta. Questo fino ad un continuo disgregarsi melodico, solo accennato dalla seconda parte del brano. “
Teatronline Carlo Emilio Tortarolo 2019 “Moving Point” Commissione Biennale di Venezia 2019

“Dimostra consapevolezza della scrittura per archi, riuscendo a fletterla in un’efficace espressività, Moving Point di Stefano Taglietti: rapide sensazioni che cambiano incessantemente, quasi speculari a quello che succede durante un sisma.”
Giulia Vannoni IL PONTE-2019 “Moving Point” Commissione Biennale di Venezia 2019

È possibile ascoltare un terremoto in toni, espressi in musica? Stefano Taglietti ci ha almeno provato. Con “Moving Point” per orchestra d’archi [….] ha composto un pezzo che sembra un concerto barocco riflesso attraverso uno specchio rotto. Forme frammentate e melodie che si incontrano di nuovo. “Moving Point” è una delle quattro opere che si occupano del terremoto che si è verificato a L’Aquila nel centro Italia 10 anni fa, che ha causato 300 vittime. Quattro commissioni di composizione a quattro compositori italiani sono state assegnate dalla Biennale di Musica di Venezia in ricordo di questo tragico evento. L’ensemble I Solisti Aquilani, diretto da Pasquale Corrado, ha eseguito i lavori in un concerto a Palazzo Giustinian, sede della Biennale di Venezia.
Il pezzo di Taglietti aveva una relazione comprensibile con l’orribile evento di 10 anni fa. “ 2019 “Moving Point” Commissione Biennale di Venezia 2019 Biennale di Musica di Venezia – Novità musicali in Italia
Di Robert Jungwirth su Klassikinfo (Germania) (Venezia, 27-29 settembre 2019)

La Vanguardia (Spagna) di Jorge de Persia, “…Moving point, di Taglietti, un affascinante contrasto tra somiglianza sismica e desolazione.” 2019

Opera In Ascolto di un Re Cantiere Internazionale d’arte di Montepulciano 2010
Nel proporsi tra incompiutezza, esprit didattico e ricerca, In Ascolto di un Re ci è parsa l’opera forse più rappresentativa, almeno sul versante musicale, dello spirito originario del Cantiere Internazionale d’arte 2010 di Montepulciano.
[…] un quartetto d’archi invisibile, che nondimeno crea immagini fantastiche di suoni che si fanno colori, luci e disegni, così come le sa concepire in partitura l’invenzione immaginifica di Taglietti.
(Marco della Sciucca Classic Voice Settembre 2010),

“In ascolto di un Re” piccolo miracolo d’arti. Al Cantiere d’arte di Muntepulciano l’opera di rara bellezza di Raffaele Giannetti e Stefano Taglietti…[…] “Taglietti usa scrivere una partitura per quartetto d’archi, lui che è un compositore molto bravo a innestare i ritmi contemporanei, riesce a far rabbrividire di lirismo bergiano l’intero percorso onirico…” Marco Ranaldi, Musicultura (La fenice) Luglio 2010.

Memoirs of Elagabalus- libretto Fabio Ciolli; musica Stefano Taglietti; El cimarron Ensemble; Baritono Robert Koeller;
regia Michael Kerstan.
Roma, Sala Casella-Nuova Consonanza, 20 Dicembre 2009
The Mémoirs of Eliogabalus is a full one act opera in five scenes. Each scene is an aria : it is a new and original view of the Roman dissolute Emperor, already the protagonist of a Baroque opera by Francesco Cavalli (a major hit last Summer at the Grange Festival) and more recently of a Hans Werner Henze opera. In Stefano Taglietti’s work, the Emperor has, at the center of his philosophy, his own tension between creative power and divine vision. The five scenes are a path towards a delirium involving not only Eliogabalus but the decaying Roman Empire as well. […] The orchestration is excellent in both works, with a very economic ensemble: percussion, guitar and flute, and atmosphere and psychology are fully rendered […]
( Giuseppe Pennisi, Musica and Vision reports)

“…un toccante espressionismo del clarinetto e del pianoforte contrapposto a uno statico dipanarsi di fasce degli archi in Taglietti…” LIVING FADES per cl pf e archi – Accademia Nazionale di Santa Cecilia – Marco della Sciucca- Classic Voice, Ottobre 2007

– Pino Saulo – AUDIO BOX – Rai Radio TRE
Brano tratto da Ritratto d’Autore dedicato a Stefano Taglietti – 5 Dicembre 1996 “…Stefano Taglietti è un autore che non sarà di certo sfuggito agli ascoltatori di Audiobox… e ne siamo orgogliosamente fieri per averlo presentato tra i primi… siamo rimasti colpiti da un giovane che dimostrava tanta capacità di cogliere il meglio che gli veniva dalla storia della musica. – . ..la cosa che a me ha più colpito, è stata quella di trovarmi di fronte a un giovane autore che innanzi tutto sapeva scrivere bene, cioè, aveva perfettamente idea della letteratura della musica contemporanea, aveva perfettamente nelle orecchie e.. come dire.. metabolizzato le esperienze, da quelle che avevano aperto il secolo, dalla scuola di Vienna, per capirci, e che fosse capace di scrivere in questo modo, senza cedere e senza indulgere a facili effettismi, da una parte, in citazionismi dall’altra e, soprattutto, in un abbandono, che so.., come spesso accade, all’elettronica.